venerdì 16 marzo 2007


Gita a Varese del Terun della Calafrica
Gli han concesso il permesso di soggiorno!
Ma solo per un giorno. E il sindaco di Varese protesta con la Regione Lombardia
E' successo. Doveva accadere prima o poi, la gente del posto lo sapeva da tempo. Il Terun della Calafrica ha ottenuto dall'Ufficio Immigrazione della Regione Lombardia il permesso di ingresso e soggiorno in provincia di Varese per la sola giornata di domenica. Motivazione addotta: consentire all'individuo di partecipare a una improbabile gara di guerra simulata di SoftAir. Poco credibile perchè pare impossibile che un elemento della sua specie possa partecipare come parte attiva a un evento cui per secoli la sua stirpe ha mantenuto sempre il ruolo di preda. Ma tant'è. Una falla nel sistema giustizia esisteva, e in questa falla l'individuo si è infilato, furbescamente. La normativa prevede infatti che possano entrare e soggiornare nel territorio regionale anche un animale o un individuo del quale si possa dimostrare senza ombra di dubbio, con documentazione appropriata, la totale demenza dello stesso.
Ora, se a Calderoli è bastato presentare l'atto di nascita, al Terun della Calafrica è stato necessario presentare anche tutta la sua collezione di
Battuta di caccia al Terun
vasetti dello Yomo ai frutti di bosco, collezione autunno-inverno 1985-1989, gelosamente custodita nel suo rifugio marenese. Di fronte a tanto scempio - i vasetti non erano completamente puliti... - l'Ufficio Immigrazione non ha potuto far altro che accettare la "documentazione" è apporre il timbro "Demente" sul certificato.
Si attendono sviluppi.
Per intanto il Moralizzatore ha folgorato ancora una volta le folle con un proclama:
Il Moralizzatore arringa la folla dal balcone di via Palestro

"Anche io parteciperò alla gara di SoftAir", ha dichiarato, spavaldo, "e mio preciso impegno con Madre Natura sarà quello di riportare in Piemonte il Terun! Vivo o morto! o magari brasato!"
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